PRADA È MIUCCIA PRADA

PRADA E LA STORIA DELLA MODA ITALIANA – VINTAGE NON VINTAGE

 

La storia di Prada, come sia in “storia di Miuccia Prada” che in “storia del marchio Prada”, è praticamente la storia della moda italiana.

Impossibile immaginare la moda contemporanea senza l’Ugly Chic degli anni Novanta, senza le borse e le gonne di nylon, o senza quel minimalismo concettuale, che strizza l’occhio sia alla borghesia locale che alle rivoluzioni internazionali, che è riuscito infine a incoronare Miuccia Prada regina indiscussa del Ready-to. -Indossare.

 I suoi abiti non sono mai di moda , anzi dettano la moda , al punto che possedere Prada vintage significa guardare indietro alla storia della moda e allo stesso tempo anticipare le nuove tendenze.

 Sandali con plateau indossati con calzini da uomo, uniformi scolastiche in verde fango e marrone, stampe geometriche che sembrano vecchie tovaglie, camicie abbottonate fino al collo, gilet senza maniche in stile nonna indossati sulla pelle nuda, fasce gonfie, gonne a pieghe... tutti gli elementi essenziali del marchio, riunendo il passato e il presente della moda.

MIUCCIA ENTRA IN PRADA


Il marchio Prada nasce nel 1913, molto prima di Miuccia, quando l'artigiano milanese del lusso Mario Prada apre un negozio di pelletteria proprio nel centro di Milano, in Galleria Vittorio Emanuele II.

Miuccia, la nipote di Mario, è una brava ragazza borghese impazzita, dalla parte giusta delle rivoluzioni studentesche di fine anni Sessanta, iscritta sia alla locale scuola di recitazione che al Partito Comunista. Sognava di diventare un'attrice, ma invece nel 1978 finì per entrare nell'azienda di famiglia. Insieme al marito e socio in affari Patrizio Bertelli, in vent'anni ha trasformato Prada in un gruppo leader del lusso Made in Italy, competendo con nomi come Louis Vuitton, Chanel, Hermès e Gucci.

I primi anni Ottanta sono gli anni delle Nylon Bag, un tessuto originariamente utilizzato dai militari per i paracadute che Miuccia fonde con la seta e altri materiali preziosi. Nel 1983 apre i battenti a Milano il primo di una lunga serie di Green Store, progettato dall'architetto Roberto Baciocchi e dipinto con una tonalità dominante di verde chiaro che presto sarà conosciuto in tutto il mondo come Prada Green. Nel 1988, quando l'Italia era ancora nella sua fase edonistica, Prada lanciò le sue prime collezioni ready-to-wear; questi venivano etichettati come minimalisti, ma in realtà esprimevano perfettamente i tempi in maniera concettuale, tipicamente Miuccia.

MIUCCIA PRADA

All'inizio degli anni Novanta Miuccia si reca a New York, poiché la stampa americana sembrava comprendere il suo genio meglio di quella italiana. Qui girava a gambe nude anche nelle fredde giornate invernali, indossava sandali con calzini di lana, mescolava tweed e chiffon, inventava piumini da sera e, soprattutto, faceva esattamente il contrario di quello che facevano gli altri.

Insieme a Patrizio Bertelli, nel 1993 ha creato la Fondazione Prada, oggi Mecca dell'arte contemporanea a Milano, ponendo le basi per la contaminazione del marchio con la moda contemporanea. Nello stesso anno crea anche Miu Miu, la label giovane e irriverente del brand in cui Miuccia si diverte a riversare tutta la sua ironia.

Ci sono le borse Prada, le scarpe Prada e gli abiti Prada, ma, più in generale, c'è la Donna Prada (che presto sarà seguita dall'Uomo Prada) che, a differenza delle altre donne della moda, non si sforza particolarmente di essere bella, o sexy. , o carino, o anche carino. Lei molto semplicemente lo è , e non è un caso che nel 2006 il Diavolo indosserà proprio Prada , tutti gli altri sono troppo occupati a accontentarla.

  

PRADA OGGI

 Miuccia è ancora alla guida del marchio, ora accompagnata da Raf Simons, cerebrale quanto lei.

Oggi Prada è una holding gigante con diverse etichette sotto il suo ombrello e numerosi negozi in tutto il mondo, tutti progettati dai più famosi architetti internazionali tra cui Herzog & De Meuron e Rem Khoolas.

La Donna Prada e l'Uomo Prada, pur essendo diventati un po' posh, non dimenticano le loro origini, e quando vestire Prada significava vestire l'anticonformismo.