Christian Dior

La storia della maison di lusso per eccellenza inizia dopo la seconda guerra mondiale, in una Parigi affamata di vendetta. La gente aveva un forte desiderio di libertà e bellezza. Voleva il "nuovo", e lasciarsi alle spalle tutta la bruttezza di un periodo molto buio.

Coco Chanel

Anno dopo anno, decennio dopo decennio, la maison Chanel scrive la storia della moda. Sempre uguali eppure sempre diversi, i pezzi iconici del brand hanno fatto sognare le donne di tutto il mondo, e continuano a farlo. Simboli di una femminilità decisa, indipendente, anticonformista e raffinata al tempo stesso.

Krizia pazzesca

All'anagrafe Maria Mandelli, e conosciuta anche come Crazy Krizia per il suo stile eccentrico e l'uso non convenzionale dei tessuti, oggi Krizia è ricordata soprattutto per la sua maglieria, i suoi profumi e per aver creato una prima versione degli hotpants nel 1971, quando le lunghezze nella moda oscillavano esclusivamente tra il midi e il maxi.

Dolce Gabbana

Domenico Dolce e Stefano Gabbana - Dolce & Gabbana, e anche D&G per un po' - rappresentano tutto ciò che si ama e si odia dell'Italia. Lusso, amore incondizionato per il "fatto a mano", artigianalità, haute couture e sartorialità. E anche tradizione (che a volte diventa tradizionalismo), opulenza (a volte si evolve in ostentazione) e patriottismo (che a volte è mero campanilismo).

Gianfranco Ferré

Laureato in architettura al Politecnico di Milano, spesso definito l'Architetto della Moda, Gianfranco Ferré ha contribuito al mito mondiale della moda Made in Italy e alla creazione del prêt-à-porter italiano e, quindi, a una concezione della moda meno elitaria e più democratica.

Gucci

Nonostante abbia subito numerose evoluzioni e radicali trasformazioni nel corso degli anni, Gucci è principalmente associato agli anni della Dolce Vita. In quel periodo, il marchio è diventato un emblema del Made in Italy, con prodotti come la borsa Bamboo, l'iconico mocassino e lo sciarpone Flora sfoggiati da personaggi del calibro di Grace Kelly, Audrey Hepburn, Jane Birkin e Jackie Onassis, musa ispiratrice della celebre borsa Jackie O.

Jean Paul Gaultier

Quando si parla di Jean Paul Gaultier, noto anche, e non a caso, come l'Enfant Terrible della moda, è più appropriato parlare di sconvolgimento che di moda. Dalle gonne maschili, alle magliette a righe bretoni, alle varie reinterpretazioni del corsetto tra cui quella con i seni a cono disegnata per Madonna, allo stilista più ironico e trasversale si attribuisce il merito di aver letteralmente capovolto il concetto di stile.

PRADA È MIUCCIA PRADA

La storia di Prada, sia come “storia di Miuccia Prada” sia come “storia del marchio Prada”, è praticamente la storia della moda italiana.

Roberta di Camerino

Roberta di Camerino in realtà si chiama Giuliana Coen, è nata a Venezia nel 1920. Il nome "Roberta di Camerino" deriva dalla combinazione di "Roberta", il nome della figlia di Giuliana, e "Camerino", il cognome del marito.

Valentino

Lo stile di Valentino ha poco in comune con le tendenze stagionali a breve termine, concentrandosi piuttosto sulla ricerca della bellezza assoluta - tra arte e moda, poesia e ornamento. Gli abiti di Valentino sono per i red carpet, per le notti degli Oscar, per i festival cinematografici e per i musei della moda, ma rendono anche omaggio a quel particolare lato della vita quotidiana in Italia che è fatto di tradizioni, artigianato.

Versace

Giovanni Maria Versace, detto Gianni, originario della Calabria e fondatore della casa di moda Versace, è considerato uno degli stilisti più rivoluzionari di sempre, capace di stravolgere letteralmente il mondo dell'alta moda.