GIANFRANCO FERRÉ - ARCHITETTO DELLA MODA MADE IN ITALY

DALL'ARCHITETTURA ALLA MODA

Laureato in architettura al Politecnico di Milano, e spesso definito l'Architetto della Moda, Gianfranco Ferré ha contribuito al mito globale della moda Made in Italy così come alla creazione del ready-to-wear italiano, e quindi ad un modello meno elitario, più democratico. concetto di moda.

La sua creatività inizia a manifestarsi in tenera età attraverso i dipinti ad olio dell'adolescenza e, più tardi, attraverso le cinture e i gioielli che disegnava nel garage di suo fratello e regalava ai suoi amici.

Durante gli anni universitari, Ferré conosce Rosy e Adele Biffi, titolari delle note boutique milanesi Biff, che lo presentano ai buyer, ai giornalisti più famosi, e alle varie Anna Piaggi e Camilla Cederna. Grazie a queste conoscenze, che allora potevano letteralmente spostare le montagne, il giovane Ferré ottenne il suo primo lavoro nell'atelier di Walter Albini, pur non avendo alcun background nella moda.

VIAGGI IN INDIA E NASCITA DELLA MAISON

All'inizio degli anni Settanta Ferré si reca per la prima di molte volte in India. La scoperta dell'Estremo Oriente segna l'inizio della sua avventura creativa. L'India gli trasmette la passione per i colori solari e luminosi, per l'energia vitale dei gialli, dei rossi e del fuxia che Ferré esprimerà poi attraverso i suoi paisley, l'uso ricorrente delle pietre dure e la sua interpretazione sperimentale del jacquard.

Nel 1978 Gianfranco Ferré lancia la sua omonima maison. I drappeggi dei sari utilizzati dalle donne indiane combinati con i suoi studi di architettura costituiranno la base per i suoi abiti notoriamente conosciuti come “architetture tessili” - sagome dinamiche scolpite attorno al corpo.

Nel 1982 Ferré lancia anche la sua linea di abiti e accessori maschili.

GIANFRANCO FERRÉ OGGI: VINTAGE, ARTE E CULTURA

Le creazioni di Gianfranco Ferré sono sofisticate e allo stesso tempo primitive, libere da tutto ciò che è superfluo: abiti scultorei nati dall'unione tra forma e materia, moda e architettura. Tra i suoi capi-icona spicca la camicia bianca, ridisegnata e reinterpretata milioni di volte, “simbolo del mio stile, punto di partenza per nuove interpretazioni dei codici dell'eleganza”.

Lo stesso, inedito utilizzo dei materiali si ritrova nei gioielli di Ferré, da lui definiti “espressione immediata di un innato desiderio di bellezza”. Cristalli, conchiglie, legno, pelle, rame, ruggine… ornamenti che raccontano storie, nate da quella stessa ricerca nei campi dell'architettura e del design.

Ferré muore nel 2007, dopo aver scritto uno dei capitoli più importanti della storia della moda italiana, dopo aver diretto per alcuni anni l'Accademia di Belle Arti di Brera, e dopo aver contribuito alla nascita della Domus fashion Academy di Milano. Il suo archivio, gestito dalla Fondazione Gianfranco Ferré, è al servizio della ricerca culturale in tutto il mondo. Ancora oggi il suo nome è garanzia degli elevati standard del Made in Italy.