VERSACE: LA RIVOLUZIONE DELLA MODA

IL VINTAGE DI VERSACE COME TRIBUTO ALLA BELLEZZA DEL CORPO FEMMINILE 

Giovanni Maria Versace, detto Gianni, originario della Calabria e fondatore della casa di moda Versace è considerato uno degli stilisti più rivoluzionari di tutti i tempi, capace di stravolgere il mondo della couture. 

Gli abiti Versace par excellence sono quelli a sirena, attillati, scollati e sexy. Sono quelli corti, o cortissimi, drappeggiati alla greca o a sottoveste, come si usava negli anni Novanta, periodo d’oro della maison. Sono quelli con le stampe fluo, barocche, animalier, influenzati dagli anni Venti e dall’Art Deco. Sono tutti quelli che rendono omaggio al corpo, alla bellezza femminile e alla sua - inedita- sicurezza in se stessa. 

Sono di Versace il Vestito Rosso indossato da Cindy Crawford nel 1991, il Safety Pin Dress di Elizabeth Hurley per la prima di Quattro Matrimoni e un Funerale e, più recentemente, il Jungle Dress indossato nel 2000 da Jennifer Lopez.

Ancora oggi, pur continuando ad innovare, la maison attinge a piene mani dal proprio archivio vintage, mantenendo vivo lo spirito dei tempi del suo fondatore.

LA NASCITA DELLA MAISON VERSACE

La storia dell’azienda inizia quando Gianni Versace, nel 1972, decide di lasciare la Calabria e di trasferirsi a Milano, dove inizialmente disegna alcune collezioni per Florentine Flowers e De Parisini, ma già nel 1978 disegna sua la prima collezione.

Un anno dopo, Gianni Versace inizia un'importante collaborazione con il fotografo Richard Avedon, che firmerà alcune delle più celebri campagne pubblicitarie del marchio. In seguito, Versace si affiderà per i propri lavori ad altri importanti fotografi come Helmut Newton, Bruce Weber, Steven Meisel e Herb Ritts, associando così il suo nome non solo alla storia della moda ma anche a quella della fotografia.

Nel frattempo le collezioni Versace diventano sempre più rivoluzionarie e spregiudicate: nel 1981, vengono presentati futuristici abiti in maglia metallica mentre alla fine degli anni Ottanta viene presentato un look in stile bondage che fa gridare allo scandalo. Ciò nonostante, la rivista Time lo nomina uomo del momento. 

L’ARRIVO DI DONATELLA VERSACE E L’ERA DELLE SUPERMODELS

Nel 1988 entra nell'azienda la sorella minore di Gianni, Donatella, da sempre modella e musa ispiratrice dello stilista. 

La donna Versace è una dea. Gli abiti del marchio fasciano il corpo, lo plasmano, e ne esaltano le forme. Gli anni Novanta sono gli anni delle Supermodels e Versace collabora con Linda Evangelista, con Claudia Shiffer, con Christy Turlington, con Kate Moss, con Carla Bruni e con tutte le modelle più in voga, talvolta contribuendo personalmente al loro successo. 

Ma Versace è anche rock, punk e provocazione allo stato puro: veste Lady Diana, ma anche Courtney Love, e tutte le antidive che,per un motivo o per un altro, non si sentono rappresentate da uno star system troppo borghese. Dal 1993 l’azienda adotta come logo l’immagine mitologica della testa della Medusa.

VERSACE OGGI

Il 15 luglio 1997, il mondo intero viene sconvolto dalla notizia della morte di Gianni Versace, assassinato nella propria villa a Miami Beach. Dopo la morte dello stilista, il posto di direttore creativo del brand passa a Donatella Versace, ancora oggi alla guida del marchio. 

Nel 2017, a vent’anni dalla morte del fratello, Donatella propone una collezione limitata in onore di Gianni. Cinque modelli di T-shirt con le stampe iconiche di Versace: i Nativi Americani, Pop Art, Trésor De La Mer, Vogue e Wild Baroque.