COCO CHANEL: LA STILISTA CHE RIVOLUZIONÒ IL MONDO

CHANEL NELLA STORIA

Anno dopo anno, decennio dopo decennio, la maison Chanel scrive la storia della moda. Sempre uguali e al tempo stesso sempre diversi, i pezzi icona del marchio hanno fatto sognare e continuano a far sognare le donne di tutto il mondo, simboli di una femminilità risoluta, indipendente, spregiudicata e raffinatissima al tempo stesso.
La Petite Robe Noire del 1926, detto anche tubino nero o Little Black Dress, le perle, il tailleur in tweed, la maglia alla marinara detta anche Breton, il sandalo bicolore, la leggendaria borsa 2.55 dalla tipica lavorazione matelassé del 1955 -  ancora oggi la tracolla più desiderata al mondo -  la camelia, rigorosamente bianca, appuntata sulla giacca, il taglio alla Garçonne…. 

La moda non sarebbe quella che è oggi se non ci fosse stata Coco Chanel. E forse neanche le donne. Oggi possedere un pezzo vintage di Chanel significa possedere un pezzo di storia della moda. I suoi abiti, i suoi gioielli e soprattutto le sue borsette sono tra gli articoli piu ricercati dai collezionisti.

COCO AVANT CHANEL 

Gabrielle Bonheur Chanel nasce in un ospizio per poveri nella regione francese della Loira, il 19 agosto 1883.  Affidata alle suore dell'orfanotrofio di Aubazine, impara l’arte del cucito utilizzando vecchie stoffe monacali per realizzare vestiti per bambole. Sono proprio gli abiti delle suore ad instillare in Modemoiselle l’amore per il bianco e il nero ed un certo gusto per l’austerità.

A 18 anni, Gabrielle trova lavoro come commessa in un grande magazzino di maglieria dove si occupa anche dei rammendi dei capi. Sviluppa così il suo interesse per la sartoria. Per arrotondare lo stipendio, si esibisce insieme alla sorella come cantante nei locali di Parigi. In uno di questi locali conosce Etienne de Balsan, che si invaghisce di lei e diventa il suo primo finanziatore, aiutandola ad aprire il suo primissimo atelier. 

É il 1909: Gabrielle Bonheur diventa Coco, soprannome tratto da una canzone (vagamente licenziosa) da lei interpretata nei fumosi locali notturni della Parigi di inizio secolo. L’anno successivo, con l’aiuto del grande amore della sua vita, Boy Capel, Coco Chanel apre la boutique parigina in Rue Cambon 31. Qui si trova ancora oggi la sede della casa di moda e qui si svolgono anche le prime sfilate di moda della storia, riservate allora ad una ristrettissima cerchia di clienti.

CHANEL E LA NASCITA DELLA DONNA MODERNA

Al termine della prima guerra mondiale, Coco ripulisce l’abbigliamento femminile dalle frivolezze retro della Belle Époque, eliminando costrizioni e orpelli superflui. Nasce un nuovo modello di donna, dinamica, indipendente e lavoratrice: la garçonne. A Mademoiselle la moda femminile deve: la liberazione dal corsetto, l’utilizzo dei pantaloni, l’amore per la praticità, e la sobrietà come sinonimo di eleganza.

Chanel trasforma l'abbigliamento sportivo in couture, convinta che  “il lusso deve essere comodo, se no non è lusso”, gettando le basi per quello che diventerà il contemporaneo athelisure. Abbandona i colori pastello in favore di bianco e nero sfruttando al massimo le potenzialità del monocromo e della semplicità, attinge a piene mani dal guardaroba maschile e crea capi versatili da utilizzare in qualunque occasione. Non si definì mai femminista, ma i suoi capi hanno vestito albori e sviluppi del movimento femminista.

Nel 1921 Coco Chanel decide di imbottigliare l’essenza degli anni Venti: mescolando muschio e gelsomino, fino ad allora riservati alle cortigiane, con innovative fragranze sintetiche, la stilista dà vita al primo profumo Chanel, Chanel N.5

CHANEL OGGI 

Gabrielle Bonheur Chanel muore il 10 gennaio 1971 in una camera dell'Hôtel Ritz, all'età di 87 anni.

Nel 1983 la maison Chanel viene affidata a Karl Lagerfeld, il quale ne ha conservato lo stile interpretandolo in chiave moderna. Dal 2019 è passata alla direzione di Virginie Viard.